Il Graffio dell'Anima

14/10/2019

Dopo diverse esperienze espositive anche a livello internazionale l’artista toscana Roberta Betti arriva a Milano presso la Galleria Spazioporpora che dal 14 al 28 ottobre 2019 ospiterà la sua mostra personale. Nella sua produzione vi è stata nel corso del tempo una grande ricerca stilistica che a partire dal 2010 l’ha condotta dalla serenità dei paesaggi toscani, cosi luminosi e statici, alla forza vibrante e al dinamismo impetuoso degli astratti, ove su tele dallo sfondo prevalentemente scuro ella trasferisce le sue emozioni mediante vortici di colore e linee graffianti. L’evento curato da Francesca Callipari con il patrocinio del Comune di Chiusi, del Museo Ugo Guidi e dell’Associazione Kouros, sarà incentrato proprio su questa produzione astratta nella quale è protagonista assoluto il colore: un colore luminoso che sembra insorgere dal fondo della tela per esplodere ed irradiarsi al di fuori di essa… Si tratta di una pittura che è pura espressione dei moti interiori dai quali l’artista si fa guidare, attivando una ricerca introspettiva che dà luogo ad opere dal forte impatto visivo ed emozionale, con una carica energetico-spirituale senza eguali. Da qui il titolo scelto per l’esposizione: “Il Graffio dell’anima” che testimonia il legame indissolubile sussistente tra pittura e interiorità, evidenziando le forme di questo colore sfolgorante impresso attraverso movimenti simulanti graffi che pervadono la tela e che talvolta appaiono come veri e propri cerchi concentrici. Sono impronte d’anima che si riversano sulla tela, squarci di luce che si aprono tra le tenebre più profonde, lasciando per sempre tracce di sentimenti ed emozioni che entrano subito in dialogo con l’osservatore. La stessa artista afferma: “è come se volessi graffiare l’oscurità che a volte è in noi e ritrovare arcobaleni, frammenti di luce, simboli di speranza e non solo…” La mostra, visitabile presso la Galleria Spazioporpora di Milano dal 14 al 28 ottobre 2019, sarà inaugurata giovedì 17 ottobre dalle ore 18.30 con una presentazione a cura della curatrice e storica d’arte Francesca Callipari e in presenza dell’artista Roberta Betti.